Sarcophilus harrisii Boitard, 1841

Phylum: Chordata Haeckel, 1874
Classe: Mammalia Linnaeus, 1758
Ordine: Dasyuromorphia Gill, 1872
Famiglia: Dasyuridae Goldfuss, 1820
Genere: Sarcophilus Cuvier, 1837
Italiano: Diavolo della Tasmania, Diavolo orsino
English: Tasmanian devil
Français: Diable de Tasmanie
Deutsch: Beutelteufel, Tasmanischer Teufel
Español: Diablo de Tasmania, Demonio de Tasmania
Descrizione
Gli aborigeni della Tasmania indicavano questo animale con vari nomi, fra cui tarrabah, poirinnah e par-loo-mer-rer. Il nome comune del diavolo della Tasmania, tuttavia, anziché derivare dai nomi aborigeni (come accaduto per molti animali australiani, come canguri e cocorite) deriva dai versi che questo animale è solito emettere durante le ore notturne, che dovettero ricordare ai primi esploratori e ai coloni delle urla demoniache: inoltre, questo animale è di colore nero, appare estremamente irascibile e rissoso e si nutre di carogne, tutte caratteristiche solitamente associate con facilità ad entità malefiche. A supporto di ciò vi è il fatto che localmente questo marsupiale è noto anche come Beelzebub's pup, "cucciolo di Belzebù", e che durante il XIX secolo gli sono stati attribuiti numerosi nomi scientifici (attualmente considerati obsoleti e privi di valore) legati al mondo delle tenebre, come Sarcophilus satanicus e Diabolus ursinus. Con l'estinzione del lupo marsupiale, avvenuta nel 1936, pur raggiungendo all'incirca le dimensioni di un beagle il diavolo di Tasmania è divenuto la più grande specie superstite dell'ordine Dasyuromorphia ed in generale il marsupiale carnivoro vivente di maggiori dimensioni. La taglia relativamente piccola non deve tuttavia trarre in inganno: la forte testa, sorretta da un collo largo e muscoloso, fa sì che questo animale abbia il morso più potente di tutti i mammiferi viventi in rapporto alle dimensioni corporee. Ciò gli consente di nutrirsi di carogne, triturando senza difficoltà anche le ossa e perfino i denti. Il diavolo di Tasmania può raggiungere gli 80 centimetri di lunghezza (di cui 30 spettano alla coda) e un peso oscillante tra i 6 e i 12 chilogrammi, per un'altezza alla spalla che raggiunge i 30 cm. A parità d'età, le femmine sono più piccole dei maschi anche del 20% (65-70 cm di lunghezza, 5-8 kg di peso). Le popolazioni di questo animale diffuse nella parte occidentale della Tasmania presentano inoltre dimensioni medie minori rispetto ai conspecifici diffusi altrove nell'isola. Il pelo è di colore nero corvino, con una caratteristica macchia bianca a forma di mezzaluna o di sorriso che attraversa il petto, andando da una spalla all'altra, ed un'altra banda orizzontale biancastra sul quarto posteriore: non è tuttavia infrequente osservare animali del tutto sprovvisti di tale macchia, ed è stato calcolato che il 16% dei diavoli di Tasmania viventi sia interamente di colore nero. Si pensa che questa caratteristica sia stata evoluta dai diavoli di Tasmania per attirare l'attenzione dei conspecifici, soprattutto di quelli con intenzioni aggressive, in quanto la maggior parte delle cicatrici dovute a combattimenti si concentrano proprio nell'area bianca sul petto. Il muso, le orecchie, le zampe ed il cerchio perioculare sono glabri e di colore carnicino-grigiastro. Presenta come un animale tozzo e robusto, con tronco e testa molto sviluppati: fatto insolito per un marsupiale, in questo animale le zampe anteriori sono più lunghe di quelle posteriori (situazione questa riscontrabile anche nella iena maculata). Le zampe posteriori presentano quattro dita, mentre le zampe anteriori sono munite di cinque dita (quattro che poggiano sul terreno e uno laterale, che consente all'animale di trattenere e maneggiare il cibo): ciascun dito è munito di robusti artigli. La coda, lunga circa la metà del corpo, è conica e ricoperta di pelo rado e orientato verso il basso a mo' di spazzola: essa non è prensile e serve perlopiù per bilanciare il corpo quando l'animale si erge su due zampe o si muove velocemente, ma il diavolo di Tasmania la utilizza anche come deposito di grasso corporeo nei periodi di abbondanza di cibo. Si tratta di animali dalle abitudini crepuscolari e notturne (soprattutto i giovani esemplari tendono a muoversi prima che sia calata la notte, probabilmente per evitare la competiziona con gli adulti), che durante il giorno riposano in tane o nascosti nella vegetazione densa. I diavoli della Tasmania sono animali essenzialmente carnivori: sebbene possano aggredire e sopraffare animali di dimensioni anche considerevolmente maggiori (come giovani canguri e pecore), molto spesso si accontentano di mangiare carogne, animali giovani o malati, piccoli mammiferi (come bettongie e ratti canguro), pesci ed anche frutta e bacche, mostrando una grande variabilità nella dieta in relazione al cibo reperibile nella zona abitata. Ad esempio, nelle zone costiere il diavolo della Tasmania si nutre degli animali rimasti intrappolati nelle pozze di marea e di ciò che il mare lascia sulla riva, come carcasse galleggianti e pesci morti, nelle aree erbose segue a distanza le greggi in attesa di attaccare individui giovani o malati, mentre nelle aree urbane non esita a cercare il cibo fra i rifiuti o ad intrufolarsi nelle case per nutrirsi di animali domestici, del loro cibo e anche di scarpe in cuoio: generalmente, le prede preferite rimangono i vombati e le loro carcasse, in quanto relativamente semplici da cacciare e dalle carni ricche di grasso. Le femmine vanno in estro una volta l'anno, prevalentemente nei mesi compresi fra febbraio e marzo (ma molte femmine possono accoppiarsi anche fino a giugno), dimodoché i piccoli vengano svezzati in coincidenza con la tarda primavera australe, quando il cibo è più abbondante: la femmina può avere fino a tre ovulazioni nel giro di tre settimane, ciascuna delle quali prevede la maturazione di più cellule uovo. Come in tutti i marsupiali, manca una vera e propria placenta allantoide, ma si stabilisce un rapporto diretto tra l'uovo e la parete uterina, sicché l'embrione si nutre delle sostanze nutritizie contenute nell'uovo stesso. Quando le femmine vanno in estro, i maschi combattono furiosamente fra loro, per stabilire chi di loro avrà il diritto ad accoppiarsi con le migliori femmine della zona. L'accoppiamento avviene in aree appartate e può avere luogo indifferentemente di giorno o durante le ore notturne. Il maschio si accoppia numerose volte con la femmina in estro per un periodo di 5-6 giorni (ma anche fino a 8), seguendola costantemente per evitare che venga montata da altri maschi nelle vicinanze. Dal canto suo, la femmina di diavolo della Tasmania si dimostra piuttosto selettiva coi suoi pretendenti, scacciando con decisione quelli di piccole dimensioni o ancora giovani. Tuttavia, alla fine della stagione riproduttiva circa l'80% delle femmine in età fertile sono gravide. La gestazione, come in tutti i marsupiali, è molto breve: dopo soli 21 giorni dall'accoppiamento la femmina infatti partorisce stando in posizione supina fino a 20-30 piccoli che si presentano glabri, sordi ed in generale ancora poco sviluppati (fatta eccezione per le zampe anteriori, molto forti e munite di unghie che a differenza di molti marsupiali non sono decidue), ciascuno dei quali pesa fra gli 0,18 e gli 0,24 grammi. Nei maschi è lo scroto è esterno e già ben visibile, il che consente di distinguere i sessi già appena dopo la nascita.
Diffusione
Può essere osservato in tutta la Tasmania e su Robbins Island (che comunque durante la bassa marea è collegata all'isola da un ponte di terra): fino ai primi anni del XX secolo si aveva notizia della presenza su questi animali anche su Bruny Island, dove tuttavia non sono avvenuti più avvistamenti dal 1900, mentre una popolazione introdotta verso la metà degli anni '90 su Badger Island si è estinta nel 2005. L'habitat tipo di questo animale si pensa sia rappresentato dalle aree temperate della Tasmania nord-occidentale, con foreste rade e clima piuttosto secco: tuttavia, i diavoli della Tasmania possono essere osservati nella maggior parte degli habitat presenti sull'isola, giardini e periferie urbane compresi. La densità della popolazione di questi animali pare essere particolarmente alta nelle foreste costiere e nelle aree a sclerofillo, mentre la specie è poco presente nelle pianure a button grass della Tasmania sud-occidentale e manca del tutto nelle aree montane. I diavoli della Tasmania sono inoltre molto numerosi in prossimità delle strade, dove si nutrono degli animali investiti dalle auto di passaggio.
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Data: 06/03/2006
Emissione: Animali selvatici endemici dell'Australia Stato: Australia |
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Data: 13/01/2015
Emissione: Animalii endemici dell'Australia Stato: Australia |
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Data: 01/01/2007
Emissione: 5 dollari, in oro Stato: Australia |
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